Santa Messa

13 Maggio 2023

14 maggio

Il Maestro ci invita ad essere amore, cioè a-mors: senza morte.

Ad essere impasti di terra e di amore vestiti di Lui, per immettere vita nelle vene della storia, per liberare la vita, e coloro che liberi non sono.

A essere soffio del suo respiro, del suo Spirito, che fa nuove tutte le cose, che rianima il mondo, la quotidianità di gesti e parole, dando alla vita respiro, liberandola dagli “Egitto” di turno che la soffocano, come dice la parola ebraica che identifica quella nazione africana, מִצְרָיִם Mitzraym.

29 Aprile 2023

30 aprile – 4a di Pasqua

Il Maestro dice di essere il compimento della promessa di Dio, in quanto Lui stesso è il Signore che si prende cura di tutto il popolo e di ogni singola persona, È colui che le chiama per nome, riconoscendo dignità e singolarità a ciascuno, rispettandone la storia ed i tempi di crescita, Un Pastore di cui si conosce la voce perché risponde alle esigenze più profonde dell'animo umano, al desiderio di vita piena che abita tutti e ciascuno. Lui è la porta in cui si entra nella vita di Dio, porta che non blocca ma lascia che gli uomini possano uscire e trovare pascoli. Il Pastore spinge fuori perché chiama a libertà, ad un esodo che porti fuori dai recinti delle costrizioni, delle schiavitù, dell’addomesticamento delle coscienze, .
23 Aprile 2023

23 aprile – 3a di Pasqua

La Parola di questa domenica ci pone davanti due narrazioni della vicenda di Gesù. Una è quella dei discepoli di Emmaus che tristi lasciano la Comunità e Gerusalemme, e narrano all’inaspettato viandante la vicenda di Gesù, con parole "morte", che non accendono la vita, non scaldano il cuore, prive dello Spirito, senza respiro.

Poi nella prima lettura c’è il racconto di Pietro, una narrazione che racconta una vita, una esperienza che ha fatto alzare la Comunità apostolica, ridandole dignità e coraggio, fiducia nella propria testimonianza, perché di prima mano e non frutto del sentito dire.

Oggi si vive di parole stanche e vuote, la fede si trasmette abitando le domande, scendendo in profondità, lasciando che lo Spirito ci riveli le Scritture, ci spieghi la Parola che Lui stesso ha ispirato.

La fede si narra sulla strada, luogo della vita che si impasta con il reale, e nella casa luogo dell’intimità e della verità, il Risorto spezza il pane, continua a farsi nutrimento dei cercatori di vita, degli affamati dell'Eterno,

Si rende riconoscibile nel segno del pane, che resta come sua presenza, come frammento di Lui da condividere, per riaccendere la speranza e ritornare nella Comunità, luogo in cui il Signore continua a rendersi visibile al mondo, sacramento della sua presenza che salva, prolungamento della sua incarnazione nella storia.

Ridiamo alla fede parole vive e calde per dirsi, parole che abbiano respiro, non avvolte dal sudario di parole morte che raccontano di un passato privo di futuro, a cui hanno rubato la speranza, che accompagnano passi stanchi.

Ridiciamo la fede sui passi dello Spirito, danzando con entusiasmo al ritmo della vita, seguendo il Maestro, rendendolo visibile nello spezzare il pane in memoria di Lui, affratellandoci.

 

15 Aprile 2023

16 aprile – 2a di Pasqua

Tommaso ci mostra il segno per riconoscere il vero volto di Cristo fra le tante contraffazioni: le stigmate. I segni di un amore donato gratuitamente, spezzato e versato per dare vita, a servizio di tutti e ciascuno. Dio è come Gesù, amore. La Comunità, come ci ricorda il libro degli Atti, è convivialità delle differenze, un solo uomo nuovo: Cristo Gesù, che vive nella logica della cura, del servizio e della condivisione, rendendo la Comunità agenzia periferica del Regno di Dio, anticipazione del Regno nel mondo, immettendo nelle vene della storia quell' amor che muove "...‘l sole e l’altre stelle", per dirla con il Sommo Poeta.
14 maggio
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