Visitando monasteri, abbazie, eremi si rimane affascinati dal monachesimo. Pietre, costruzioni, chiostri che trasudano millenni di sapienza e di vita, che si fanno racconti nel silenzio di parole, quando lo Spirito parla allo spirito.
I monaci sono custodi di uno stile di vita, di “valori”, di proposte ancora capaci di far intravvedere un altro mondo possibile, che mette al centro l’uomo ed i suoi bisogni fondamentali. Un uomo unificato e rappacificato con sé stesso, con gli altri, con l’ambiente e con Dio.
Le celle costruite nel loro interno a chiocciola narrano del viaggio più lungo ed importante, quello all’interno di sé stessi. Un viaggio che chiama a fermarsi, ascoltando la propria anima, guardando negli occhi e chiamando per nome, senza sconti, le proprie fragilità e paure. Prendendo in mano, con responsabilità e coraggio, la propria vita, vivendola e non lasciandosi vivere.
I monasteri, luoghi in cui in cui il tempo è scandito da gesti e parole lenti, consapevoli, vestiti di silenzio e letture, di lavori che spandono il sapore semplice ed essenziale del pane. Luoghi dove risuona la Parola, quella con la “P ” maiuscola che salda il cielo e la terra, che è nutrimento e luce per i pellegrini della vita, i cercatori di senso. I monasteri, attenti al creato, custodito e coltivato in una economia che umanizza e crea scambi e relazioni. Un sapere che affratella le erbe, i frutti della terra, tirando fuori proprietà ed energie salutari e curative. Luoghi in cui si presta attenzione alla quotidianità, ai gesti comuni, ai giorni, alla vita, all’ uomo nella sua dimensione fisica, emotiva e spirituale. Perché ogni gesto sia liberante e mantenga sana ed integra la persona.
Il monachesimo vuole essere una opportunità per ascoltare parole millenarie e sapienti, che incarnano i sogni che albergano nel cuore di tutti e ciascuno, quei significati che non sono soggetti alle mode e al passare del tempo, perché sono iscritti con segno indelebile nel cuore di ogni fede, cultura, tempo e luogo.
Padre Claudio, oblato camaldolese …eremita di Cerbaiolo