Il Vangelo di Matteo scritto per una comunità giudeo-cristiana, per questo pieno di riferimenti al vecchio testamento e alla cultura ebraica, oggi esordisce con il termine origine della nascita che richiama l'incipit del libro della Genesi. בראשית / Bereshit / IN PRINCIPIO, perché il Natale alle porte deve farci aprire al nuovo che viene a dare collocazione nell' umanità al sogno di Dio che si fa presente nella persona di יְהוֹשֻׁעַ/ Yeshua /GESU'.
Il tempo esige un cambiamento di non aver paura della vita del sogno che non va sempre razionalizzato ma vissuto proprio come Giuseppe che non ha cercato di capire ma ha dato credito all'amore…
Visitando monasteri, abbazie, eremi si rimane affascinati dal monachesimo. Pietre, costruzioni, chiostri che trasudano millenni di sapienza e di vita, che si fanno racconti nel silenzio di parole, quando lo Spirito parla allo spirito.
“Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”
Il Battista aveva riposto grandi speranze nell’uomo chiamato Gesù, l’inviato di Dio.
Quanto abbiamo a che fare noi oggi con questo dio? Quanto ce lo portiamo dentro, annidato nella nostra mente tanto religiosa da essere impietosa?
Al Battista, Gesù manda a dire che il suo Dio è altro.
Dio ‘non è tanto un fiore da cogliere, piuttosto un pane da impastare’ (Teresa Forcades).
La prima parola di Maria non è un sì, ma una domanda: come è possibile?
Sta davanti a Dio con tutta la sua dignità umana, con la sua maturità di donna, con il suo bisogno di capire. Eccomi, come hanno detto profeti e patriarchi, sono la serva del Signore.
Una visita ed un ricordo catturato dall’intervista di frate Fabio al nostro Padre Claudio. Una presentazione di Cerbaiolo al viandante in una godibile clip filmata e […]
Da più di mille anni il Cerbaiolo, incastonato fra le rocce sopra Pieve S. Stefano in Valtiberina, con la sua essenzialità e austerità parla all'uomo di oggi di eremo... cioè deserto... luogo dell' incontro con Dio ed il male che ci abita.